Col termine delle vacanze estive, nonostante le numerose difficoltà derivanti dalla pandemia del Covid-19, è possibile trarre le conclusioni di questo “particolare” anno nel settore turistico. Infatti, il turismo italiano non si è preso un anno sabbatico, anzi, i viaggi degli italiani si prolungano fino ad ottobre.
Scopriamo insieme quali sono state le città italiane che hanno registrato un maggior afflusso turistico e chi sono gli italiani che sono andati in vacanza nell’estate Covid-19.
Secondo i dati ufficiali forniti dalle OTA (Online Travel Agencies), come per esempio Booking, all’ENIT (Agenzia Nazionale Italiana del Turismo), circa 4 camere su 10 sono state prenotate online, sia da turisti italiani che stranieri. Ne consegue che circa il 60% delle camere d’albergo sono rimaste invendute su questi canali.
Le destinazioni turistiche maggiormente penalizzate sono state le città d’arte. Infatti, il tasso di invenduto nella città di Venezia si aggira attorno al 68%, percentuale che si abbassa a Napoli (47%), Milano (39%), Roma (38%) e Firenze (26%).
Il turismo si è ripreso molto più velocemente in città costiere come Rimini e, più in generale, in tutta la riviera romagnola, che ha subito un “crollo” di prenotazioni a giugno e luglio rispetto al 2019 (rispettivamente -65,2% e -21,4%), ma che ad agosto addirittura sono aumentati i turisti italiani rispetto all’anno precedente (+0,9%). Ciò significa che quasi l’80% dei turisti che nel luglio 2019 ha scelto la riviera romagnola per le vacanze è tornato anche l’anno successivo, mentre ad Agosto stati riconfermati i numeri straordinari raggiunti lo scorso anno.
Secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale del Turismo, tra il 21 giugno e il 10 ottobre 2020 quasi la metà degli italiani (47,5%) ha programmato un periodo di vacanza, mentre il 27,5% non potrà concedersi delle ferie, e il restante 25% non ha ancora stabilito se e quando lo farà.
La maggior parte dei vacanzieri italiani (41%) risiede nel Nord-Ovest, mentre il 28% proviene dal Sud e dalle Isole, il 19% dal Nord-Est e il 12% dal Centro Italia.
In base ai dati ottenuti dall’ENIT mediante un sondaggio telefonico su un campione di 4.000 italiani circa, i vacanzieri italiani 2020 sono per lo più uomini (56%) e hanno un’età compresa tra i 18 e i 35 anni (33%) e dagli adulti over 56 (27%). Solo il 23% dei laureati si concederà una meritata vacanza, a differenza dei diplomati, pari al 45%.
È stata anche l’estate dei viaggi in famiglia: il 54% degli intervistati ha organizzato viaggi famigliari, mentre il 38% in coppia.
Dal punto di vista socio-economico, i dirigenti (5,4%) e i liberi professionisti (2,2%) sono state le categorie che hanno avuto la possibilità di concedersi un meritato riposo, mentre i pensionati (23,7%), impiegati/insegnanti (23,6%) e operai (15%), si sono rivelate le categorie meno colpite.
Il 95,2% dei partecipanti al sondaggio di Simple Booking ha deciso di rimanere aperto anche quest’anno. Sono inoltre cambiate le politiche tariffarie: il 15,2% ha dichiarato di offrire forti sconti e promozioni, il 31,2% ha deciso di apportare solo qualche leggera modifica alle tariffe, mentre il 27,6% ha dichiarato di non apportare alcuna modifica alla propria strategia tariffaria.
Scenario diverso invece per quanto riguarda le politiche di cancellazione della prenotazione: il 42,2% degli albergatori le renderà il più flessibili possibile, mentre solo l’8,8% non le modificherà affatto.
Infine, relativamente agli investimenti, il 43,8% ha dichiarato la propria volontà di investire nella promozione e comunicazione dell’hotel, mentre il 12,7% non farà alcun investimento.
Sulla base dei risultati derivanti da un sondaggio sempre di Simple Booking, il 35,9% degli italiani considera questo strumento poco utile, Tuttavia, il 39,4% delle strutture alberghiere manifesta la volontà di accettare il Bonus Vacanze, dato che, però, va in controtendenza secondo quanto riportato dalla testata online Quotidiano.net, la quale afferma che solo 3 hotel su 100 sono disposti ad accettarlo. Ciò rende impossibile (o quasi) usufruire dello sconto previsto dal Governo, che, a seconda della composizione del nucleo familiare, può arrivare fino a 500 euro.
Successivamente alla riapertura delle frontiere europee, si sta assistendo ad un trend crescente di prenotazione di voli da parte delle compagnie aeree europee come Ryanair (+46%) e Easyjet (+22%). Tuttavia, la domanda rimane comunque bassa, se confrontate allo stesso periodo del’anno precedente (-77,3%).
Vuoi sapere quali sarebbero stati i trend di viaggio 2020 se non ci fosse stato il Covid-19? Leggi il seguente articolo http://bit.ly/trend-viaggio-2020